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Osservare le balene in Sud Africa: 10 cose da sapere


"Nature is the art of god". Dante Alighieri

Durante il nostro giro in Sud Africa abbiamo avuto la fortuna di passare un po’ di tempo ad Hermanus, uno dei migliori luoghi al mondo dove osservare la migrazione delle balene, perfino dalla costa. Qua sotto trovi alcune delle cose che abbiamo imparato e qualche utile sufìggerimento per pianificare il tuo prossimo viaggio:


1. Rispettare gli animali: La prima regola è sempre mettere al centro il rispetto per l’ambiente e per gli animali, cercando di interferire il meno possibile con il loro stile di vita. Il nostro consiglio è quello di affidarsi a tour guidati da professionisti in grado di offrire un’esperienza indimenticabile all’insegna della sostenibilità, della sicurezza e della cultura per la bio-diversità. Ci sono diverse società che organizzano uscite in barche di piccole dimensioni con non più di 20 passeggeri, in grado di effettuare manovre sicure nel momento in cui le balene si avvicinano allo scafo.


2. Riconoscere le specie: Ad Hermanus è possibile avvistare diverse specie di balene. Il più semplice criterio per distinguere la Balena Franca Australe dalle Megattere è alla portata di tutti: basta guardare la diversa forma dello spruzzo d’aria. Le prime hanno la caratteristica di avere uno sbuffo a forma di V, le altre più concentrato. Se poi si ha la fortuna di osservarle da vicino, le Southern Right Whales hanno spesso delle escrescenze bianche sul muso.


3. Perchè sono chiamate balene "franche"? Sfortunatamente come nel caso dei Big Five, il nome deriva da una triste pratica di caccia dei balenieri, che le consideravano “giuste” (“right” in inglese) per essere cacciate in virtù di alcune loro caratteristiche: si tratta infatti di nuotatori lenti con una innata propensione ad avvicinarsi alla costa e piuttosto curiose rispetto all’attività umana. Inoltre hanno uno spesso strato di grasso che può arrivare fino al 40% del loro peso corporeo. Durante il 17mo e 18mo secolo la popolazione mondiale è stata gravemente decimata rischiando l’estinsione; per fortuna dal 1949 godono della protezione internazionale


4. Quando andare: Il periodo migliore per vederle ad Hermanus va da Giugno ad Ottobre, quando migrano verso le acque del Capo di Buona Speranza e si possono spesso avvistare anche dalla linea di costa.


5. Avvistamento: Molto probabilmente la prima cosa che vedrete sarà lo sbuffo d’acqua in lontananza. Guardate la linea dell’orizzonte scansionando la superficie del mare da sinistra a destra con lenti movimenti, facendo attenzione ad ogni minimo movimento che interrompe la superficie dell’acqua. Il nostro consiglio è di non guardare dall’obiettivo della fotocamera: è meglio avere la più ampia visuale possibile e guardare dal mirino della macchina può aumentare la sensazione di mal di mare.


6. Cosa portare in barca: In mare le condizioni possono variare molto velocemente, pertanto è meglio essere preparati. Se possibile vestite un abbigliamento tecnico anti-vento, meglio se a strati; portate con voi un cappello, occhiali da sole e crema protettiva. Infine è sempre bene avere qualche snack salato per combattere melgio un eventuale mal di mare.


7. Attrezzatura fotografica: è molto probabile che abbiate bisogno di un buon zoom (fondamentale soprattutto per gli avvistamento dalla costa) perché non si può sapere se una balena deciderà di avvicinarsi alla vostra barca. Nel nostro zaino non manca un obiettivo 55-200 mm or 70-300 mm per queste occasioni. Se l’obiettivo è dotato della funzione VR (Vibration Reduction image stabilization) vi consigliamo di metterlo su ON per compensare il rollio della barca.


8. Come impostare la macchina fotografica: Se non siete pratici con le impostazioni manuali potete optare per la modalità Sports Mode (presente in quasi tutte le macchine) o AUTO e lasciar decidere al sensore della macchina le impostazioni più adatte alle condizioni di luce in cui vi trovate. Se invece volete provare qualche impostazione manuale potete partire dalla modalità shutter priority settando una velocità di scatto elevata per cogliere l’attimo (i.e. 1/500 or minore), specialmente se qualche balena decide di saltare proprio davanti ai vostri occhi. Ovviamente dipende dalle condizioni di luce in cui vi troverete

Settate poi la macchina con la modalità Continuous shooting mode (AF-C) per poter seguire meglio le balene in movimento ed avere una messa a fuoco continua.


9. Curiosità: la cosa che ci ha colpito di più è la loro incredibile longevità: possono infatti arrivare fino a 200 anni!

Qualcosa di più piccante? Hanno senza dubbio i testicoli più grandi di tutti gli animali ;-)


10. Un ultimo suggerimento: Vivete a pieno l’esperienza. Un bello scatto sicuramente vi renderà felici ma ricordatevi il perché siete li: ammirate la loro bellezza, sincronizzatevi con il loro ritmo e fate di tutto per proteggere il loro ambiente. Il pianeta è sempre più fragile e tutti noi abbiamo la possibilità di fare la differenza, facendo scelte responsabili e consapevoli, anche quando viaggiamo.


Se volete sapere qualcosa in più sulle balene vi suggeriamo questa pagina del sito del WWF


Se poi volete anche fare una cosa figa firmate la petizione di Greenpeace a protezione dell’ambiente marino


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